ButoCultur@, dopo avere pubblicato nel 2002 il primo libro, in occasione del trecento cinquantesimo anniversario dell’autonomia della parrocchia di Buto ha dato vita a una nuova pubblicazione, sollecitata da molte persone dell’Alta Val di Vara e dal parroco don Mario Perinetti.
Don Mario, infatti, dopo la pubblicazione del primo libro, riferendosi alle carte dell’archivio parrocchiale, aveva auspicato che “qualcuno mettesse il naso in quelle filze e le facesse cantare”.
Ora, presentando questo secondo libro sul paesino dell’Alta Val di Vara, il parroco riconosce che “a volte i sogni si avverano”.
Infatti, a differenza del precedente basato prevalentemente sulle testimonianze e sui ricordi dei vecchi Butesi, il nuovo libro ricostruisce la vita sociale, familiare e religiosa degli abitanti di Buto, attingendo essenzialmente alle numerose informazioni contenute nei documenti e nei registri della parrocchia a far data dal 1657.
Trecentocinquant’anni di avvenimenti, di curiosità, di rapporti coi paesi vicini, a mantenere viva la memoria dei nostri antenati ed a sospingere il “cammino” di Buto verso il futuro.

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Domenica 19 agosto 2007
Ore 16,00 – Il prof. Barotti ha svolto una relazione su Buto, basata sui verbali dei vescovi di Brugnato che nel settecento avevano rilevato lo stato di povertà della popolazione. I registri della parrocchia hanno fornito gli elementi per il nuovo libro. L’obbligo della tenuta dei registri venne imposto dal Concilio di Trento, nato in parte quale risposta al luteranesimo ed in parte raccolse aspettative ed esigenze secolari interne alla Chiesa e prese decisioni fondamentali per l’innovazione spirituale e morale della Chiesa.
Ore 16,30 – Il dr. Gabrovec ha presentato il libro “Buto in cammino”, riassumendo alcune delle numerosissime informazioni e curiosità raccolte dai documenti antichi visionati. La relazione è stata accompagnata da una proiezione di diapositive in power point.
Ore 17,00 – Santa Messa celebrata da Sua Eccellenza monsignor Bassano Staffieri, vescovo della Spezia. Nel corso dell’omelia il vescovo ha apprezzato il progetto tendente a salvaguardare la memoria dei predecessori attraverso la pubblicazione dei libri e altre iniziative.
Ore 18.00 - rinfresco

Giovedì 23 agosto 2007
Ore 16,00 – Il dr. Gabrovec ha delineato la figura di don Giovanni Casini, 32° sacerdote chiamato ad amministrare la parrocchia di Buto dal 1657, proveniente dalla diocesi di San Miniato. Questo parroco è ricordato per le sue numerose iniziative religiose, per il suo forte carattere, per aver fatto ampliare il Camposanto e fatto fondere le campane sul piazzale della Chiesa e per aver portato a Buto il vescovo di San Miniato Monsignor Ugo Giubbi che nel 1932 cresimò 41 ragazzi di Buto.
Ore 16,30 – Il vescovo Emerito di San Miniato Monsignor Edoardo Ricci, nativo di Pignona di Sesta Godano, ha ricordato la figura del vescovo Giubbi e le vicissitudini della seconda guerra mondiale. Tale vescovo, di animo nobile,dotato di grande fede e sensibilità, fu ingiustamente accusato di aver favorito una strage di fedeli da parte dei tedeschi. Ora è stato provato che la granata che colpi la cattedrale proveniva da cannoni dell’esercito americano che stava avanzando in Toscana e non dalla rappresaglia dei tedeschi.
Ore 17,00 – Santa Messa celebrata da Sua Eccellenza Monsignor Fausto Tardelli, vescovo di San Miniato. Durante l’omelia il vescovo ha ringraziato la Provvidenza per questo legame tra la parrocchia di Buto e la sua Diocesi. Il vescovo ha esaltato la coesione che ha trovato tra i parrocchiani di Buto e ha esaltato la possibilità che Buto, attraverso il proprio sito internet, possa testimoniare a tutto il mondo l’attaccamento dei sui figli alla propria parrocchia.
Ore 18,00 – Inaugurazione con benedizione del vescovo Tardelli della mostra fotografica che presenta i documenti antichi relativi alla parrocchia di Buto e le foto antiche dei butesi.
  Ore 18,30 – rinfresco

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