Domenica 19 luglio 2015, dopo la messa celebrata da don
Luigi Pini, parroco di Bardi,
nella chiesa di Santa Maria
Assunta di Casanova si è tenuta,
alla presenza di oltre
centocinquanta persone, l'attesa
presentazione del nuovo libro al
quale ha collaborato ButoCultur@.
Ha introdotto la presentazione
il saluto del Sindaco di Bardi,
dott.ssa Valentina Pontremoli, a
seguire il Presidente
dell'Associazione Centro Studi
della Valle del Ceno, ing.
Andrea Pontremoli, poi gli
autori Rinaldo Pini e Sergio
Gabrovec. Per l'associazione
ButoCultur@ erano presenti
Luciana, Marco, Maurizio, Nelly
e Sandro. Al termine della
presentazione un rinfresco
offerto dalla Comunità della
parrocchia.
Il nuovo libro della nostra
associazione si pone in coerenza
con i precedenti in quanto,
sulla base degli elementi
raccolti dai registri
parrocchiali, descrive la storia
di un'antica parrocchia, già
pieve nel IX secolo, e
soprattutto dei suoi abitanti,
ponendo in risalto le difficoltà
e le virtù di chi ci ha
preceduto. Il paese, posto
nell'Appennino emiliano, nella
zona di competenza della tribù
ligure dei Veleiati, dopo la
caduta di Roma e l'invasione dei
Longobardi assunse notevole
importanza per le vie di
comunicazione che
l'attraversavano. Almeno sino al
XIV secolo la pieve di Casanova
governò molte chiese tra le
quali anche quella di Bardi e
poi rimase quale punto di
riferimento della propria
popolazione posta in gran parte
sulla riva sinistra del fiume
Ceno. Colpita da numerose
carestie ed epidemie la
popolazione di Casanova è giunta
sino ad oggi conoscendo anche
gli orrori delle guerre e il
fenomeno dell'emigrazione,
anch'essa sino al XIX secolo
caratterizzata dalla grande
mortalità infantile e dagli
incidenti ricorrenti.
Col presente lavoro ButoCultur@,
sempre più massima espressione
culturale dell'Alta Val di Vara,
ha ampliato le proprie
conoscenze approfondendo le
caratteristiche di un territorio
vicino al nostro e simile per
alcuni aspetti, ponendosi sempre
al servizio della popolazione
locale con l'obiettivo di
stimolarne la crescita
attraverso la valorizzazione del
glorioso passato.
|