Mi riferisco al successo che
hanno avuto due amici della Val
di Vara, Silvia Bonfiglio e
consorte residenti a Carro, dove
hanno una piccola azienda
agricola, ricevendo il primo
premio per la migliore farina di
castagna nel concorso nazionale
organizzato in Toscana da Slow
Food. A questa competizione
hanno partecipato 46 prodotti
provenienti da varie parti
d'Italia, fra cui quelli
presentati da importanti
Consorzi e organizzazioni di
produttori che si fregiano del
marchio DOP. Lascio i dettagli
alla lettura dell'articolo
riportato in allegato, ma non
posso non porre l'accento su
quanto fanno i nostri eroici
coltivatori: il segreto del loro
prestigioso successo è legato,
oltre che all'impiego
dell'eccellente qualità offerta
dalle 7 specie autoctone della
nostra Valle, alla sapiente
composizione della miscela
formulata con cura da sommelier
sulla base di un antico sapere
che deriva dai vecchi, oltre che
dalla selezione a mano e dall'
essicazione rigorosamente a
legna nel vecchio essicatoio di
famiglia, rispettando precise
tempistiche, modalità e
temperature.
Quindi ancora una volta abbiamo
modo di verificare quanto sia
importante recuperare e
conservare il "saper fare" dei
nostri vecchi e come gli antichi
saperi e.... sapori siano in
molti casi tuttora vincenti.
Un piccolo inciso: la raccolta
dei deliziosi frutti della
nostra valle è stata resa
possibile, per stessa ammissione
dei nostri amici coltivatori,
anche dal fatto che il problema
del cinipide ultimamente è
stato, se non risolto,
certamente ridimensionato. So
che il loro castagneto è fra
quelli dove è stato lanciato
l'insetto antagonista. E su
questo argomento ci sia
consentito sentirci un po'
orgogliosi per aver contribuito
con convinzione, entusiasmo e
mezzi propri alla campagna di
lotta e sensibilizzazione al
problema, vincendo scetticismi e
passività.
GIACOMO GREPPI |