Egregio Leandro, volevo
ringraziare lei e tramite la sua
persona tutti quelli che hanno
collaborato a mettere in rete un
sito così bello. Come sia
arrivato a conoscere il vostro
sito non me lo ricordo ma è cosa
recente e alla base della
scoperta, almeno inizialmente
c'era la mia passione per i
funghi. Passione che coltivo in
boschi piemontesi e ultimamente
toscani dove ho affittato una
casa per le vacanze.
Ma veniamo al dunque del perchè
di questo mio scritto. Da parte
di mia madre, la mia famiglia
affonda le sue radici in quella
zona. Mio nonno Luigi è nato a
San Pietro Vara, mia nonna
Margherita a Costola, mia madre
a Maissana. Hanno alloggiato per
parecchio tempo in una frazione
di San Pietro che in famiglia
veniva chiamato Piancavallo (Ciancavallu).
Le sorelle e i fratelli di mia
nonna nonchè la madre, mia
bisnonna, hanno abitato a Varese
Ligure. Nella mia testa
risuonano i nomi di "lalla
Isolina",di "barba Argante",
ricordi si rincorrono nella mia
testa, le stradine di Varese, le
ore passate da bambino a vedere
i pesci e giocare nel fiume, le
rondini che avevano fatto il
loro nido nel voltino. I giochi
con i cugini Angelo di cui ho
perso le tracce e Gianluigi
parroco in una chiesa nello
spezzino.
Ma il legame più forte con la
vostra terra è legata ai
racconti dei miei nonni.
Nomi come Buu, Costua, Vaise,
Caranza, Tarsougnu sono scolpiti
nel mio cuore. Colpevolmente
poche volte in età adulta sono
venuto nella vostra terra, pur
abitando a Genova,ma ero sempre
lì alla sera quando i miei
nonni, davanti alla stufa, mi
raccontavano aneddoti legati a
questi posti. La fame della
guerra, i bombardamenti al ponte
di San Pietro e mia madre che si
"ripara" sotto una roccia
instabile e la gioia di tutti il
giorno della Liberazione quando
li stessi aerei tornarono, ma
stavolta per fare festa.
Mi sono allungato anche troppo e
di questo mi scuso, ma che i
nonni non ci sono più e vedo mia
madre invecchiare velocemente mi
sono reso conto che le mie
radici affondano nella vostra
terra.
Vi saluto e vi ringrazio per
questo bel sito che leggo
avidamente, leggo e rileggo e
sento che nel farlo vivo attimi
di gioia triste ancora con i
miei nonni. Ciao e Grazie.
Claudio |