Pur non avendo avuto una
presentazione ufficiale, il
libro sulle ricette del Monte
Gottero, pubblicato nel 2010 e
oggetto di altre due ristampe, è
stato più volte raccontato in
occasione di incontri culturali
con la partecipazione dei membri
di ButoCultur@ sia in Val di
Vara, sia nel Tigullio.
Questo lavoro si basa sui
ricordi dell’autore, che ha
gustato personalmente tutti i
piatti presentati e sui racconti
dei propri genitori nonché di
altri abitanti dei paesini che
sorgono alle pendici del monte
Gottero.
Le ricette della cucina antica
sono spesso accompagnate da
notizie e curiosità e nel libro
si sono riportati anche proverbi
aventi ad oggetto il rapporto
tra il contadino e il cibo, ben
rappresentato dal detto besögne
mangià pè vive, nu vive pè
mangià. La genuinità degli
ingredienti e l’impegno che le
contadine hanno diffuso in
cucina nel tempo rendono
preziose le loro ricette che
sapranno diffondere ancora il
sapore di questa terra.
Ancora nel XIX secolo la cucina
dei nostri nonni rimase semplice
nei giorni feriali (pur
migliorata dalla diffusione
degli ortaggi e cereali
provenienti dal nuovo mondo)
mentre si arricchì di piatti più
elaborati nelle feste patronali
e in occasione dei battesimi e
dei matrimoni.
Nel presente lavoro si è
descritta l’alimentazione in uso
fin subito dopo la seconda
guerra mondiale, certamente più
sviluppata rispetto a quella
antica rimasta invariata sino ai
primi anni dell’Ottocento, con
qualche cenno anche a piatti più
antichi. Tutti i cibi erano
preparati con elementi
rigorosamente di diretta
produzione del contadino e il
condimento era prevalentemente
fornito dal lardo. |