Decreto di smembramento della Parrocchia

 
 

Il 15 giugno 1657, il vescovo conte Giovanni Battista Paggi della diocesi di Brugnato aveva firmato il relativo decreto di smembramento.
La parrocchia di Buto esiste però almeno dal XII secolo, in origine autonoma e separata da quella di Costola alla quale fu unita a cavallo tra il XV ed il XVI secolo, ed ha gelosamente custodito i registri dei battesimi, dei matrimoni e delle anime a far data dal 1658 da quando, cioè, ha raggiunto la nuova autonomia.

dal libro delle Memorie): “ Domanda – Siccome già avea visto e riconosciuto il Vescovo durante la visita alle due Chiese di Costola e Buto unite e governate da un solo Rettore, il quale risiede a Costola, distante l’una dall’altra oltre due miglia, con due torrenti framezzo essendo per tali cose troppo grave e difficile alla gente di Buto adempiere ai loro doveri religiosi, desiderando essa avere un Rettore in detta Chiesa sotto il titolo di S. Pietro Apostolo il quale risieda in detta villa Buto, hanno assegnati in patrimonio a detta Chiesa per il mantenimento di detto Rettore pro tempore alcuni beni immobili contenuti in due atti notarili l’uno ricevuto dal Notaro Gandolfo il 22 maggio 1657, l’altro dal cancelliere vescovile il 6 giugno 1657. Voglia ora l’Eccelenza V. Rev.ma separare e smembrare la sopradetta Chiesa di Buto da quella di Costola, ecc. - 15 giugno 1657 Vesc. Mons. Paggi – Restano però riservati all’attuale Rettore di Costola i redditi certi della Chiesa di Buto. Morto lui o rinunciando Egli alla Parrocchia di Costola tali redditi saranno devoluti al Parroco di Buto e s’intanto che vivrà l’attuale Rettore di Costola e non rinuncerà alla Parrocchia, quelli di Buto gli dovranno dare 4 capelli di castagne secche all’anno per ogni fuoco e provvedere la canica al Rettore di Buto. Item. Il giorno di S. Vincenzo dovranno dare al detto Rettoredi Costola pro-tempore una libra di candele di cera. E il Rettore pro-tempore di Buto dovrà intervenire a detta solennità e se occorresse altro sacerdote a Buto si dovrà chiamare quello di Costola. Nomina. Il Rettore di Buto sarà eletto a voti dalli uomini di Buto e resterà eletto quello che avrà riportato il maggior numero di voti. Ecc.”

 

 

 

 

 

 

 

  


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